Concorso per la ristrutturazione della base scout nazionale "G. De Gennaro" 2017

Luogo: Cassano delle Murge (Ba)
Committente: AGESCI Regione Puglia
Budget: € 330.000,00
Progetto: Luca Labate con N. Pavone, M. Quarta, C. Rizzo e S. Soffietto (2017)
Consulenti: Geol. P. Pirulli

Il progetto ha affrontato in maniera organica gli aspetti di efficienza energetica e di efficacia funzionale, allo scopo di produrre un modello che potesse coniugare i principi di architettura bioclimatica con la semplicità costruttiva, e la sostenibilità economica del processo edilizio.
 (…) Scopo del concorso è “pensare” a una Base a “misura di Scout”, comprendendo precise caratteristiche dimensionali e tipologiche, nonché grande attenzione al rispetto del contesto ambientale ed all’architettura ecosostenibile. Sulla base di queste richieste (previste dal Bando di gara), è stata elaborata una soluzione progettuale che mira a raggiungere i seguenti obiettivi:
-   ottenere il miglior rapporto costi benefici grazie all’utilizzo di forme architettoniche semplici e materiali locali e di recupero;
-  restituire al contesto paesaggistico l’antico manufatto in pietra (“jazzo”) eliminando le superfetazioni edilizie che negli anni lo hanno occultato. L’idea di progetto mira a riportare l’antico fabbricato alla sua conformazione originaria, adeguandolo alle nuove destinazioni d’uso. In particolare, sulla base della documentazione fotografica storica fornita dall’AGESCI e di una approfondita conoscenza di questo tipo di architetture rurali, il progetto ha previsto una serie selettiva di demolizioni e interventi di restauro delle parti costitutive del “lamione”, del recinto dello “jazzo” e del “mungituro”:
-    massimo rispetto del contesto naturalistico ottenuto definendo un sedime del nuovo fabbricato compatibile con la posizione di tutte le alberature  esistenti
-   massima compatibilità con il paesaggio circostante, prevedendo utilizzo di materiali locali (pietra calcarea, Tufo) e finiture esterne tradizionali (intonaco tinteggiato di bianco) o compatibili (tetto giardino con sistema Bauder);
Dal punto di vista distributivo e funzionale la nuova “Base scout”, si compone di due parti (una antica e l’altra moderna) collegate da un spazio esterno coperto.

Nella parte antica, sono state sistemate: una stanza singola con WC; una stanza da 6 posti letto con WC; una postazione di primo soccorso; un deposito. Nell’area scoperta dello “jazzo”, è previsto un cortile a “cielo aperto” di circa 100 mq.
Nella parte di nuova costruzione sono previsti: il refettorio / sala preghiera; due camere da 16 posti letto; due bagni; un bagno attrezzato per portatori di handicap; la cucina industriale con dispensa e spogliatoio/servizio igienico per gli addetti.
E’ stata prevista la costruzione di una superficie verticale in pietra (“Parete di Bagheera”), destinata allo svolgimento delle attività fisiche (arrampicata, herbertismo, ecc.) ed educative (astronomia, “Racconti Giungla”). Inoltre, si prevede anche la realizzazione di un sistema di percorsi pedonali a basso impatto ambientale, per collegare tutti i manufatti (base scout, chiesa, servizi igienici, “cerchio del fuoco”), presenti all’interno dell’area.

 

Per garantire la costruzione di un fabbricato in Classe energetica A4, considerate le specificità del sito di intervento (inverni moderati ed estati più critiche), che comportano una ripartizione del fabbisogno caratterizzata da una domanda di energia per il raffrescamento almeno uguale a quella per il riscaldamento invernale, sono state affrontate le seguenti istanze progettuali:
-   razionalizzazione della dotazione impiantistica per limitare il fabbisogno di energia per il riscaldamento, l’illuminazione degli ambienti e la produzione di acqua calda;
-    adozione di sistemi attivi per la produzione di energia e di acqua calda;
-    definizione di tecnologie costruttive dell’involucro edilizio che garantiscono le prestazioni igrotermiche per classificare l’edificio in Classe A.

 

In particolare, il progetto ha previsto:
-    la realizzazione di un tetto giardino per migliorare l’isolamento termico in tutte le stagioni;
-    un isolamento dell’edificio con materiali eco-compatibili ad alte prestazioni;
-   schermi solari sulle facciate, anche con la piantumazione di essenze arboree caducifoglie, che lasciano passare la luce solare in inverno e ombreggiano il prospetto in estate;
-    un impianto fotovoltaico e collettori solari per la produzione di ACS;
-    elementi finestrati energeticamente efficienti protetti da schermi mobili contro l’eccessivo so-leggiamento diretto;
-    ventilazione naturale, tramite l’effetto Trombe, nel “corridoio bioclimatico” utilizzando l’aria fresca che proviene dalle prese di ventilazione poste sul prospetto nord e dall’intercapedine sotto il fabbricato;
-    illuminazione naturale, grazie anche alla copertura vetrata del corridoio bioclimatico.
Il fabbisogno di acqua calda per il sistema di riscaldamento e per l’uso sanitario è garantito da un termocamino ad acqua da 29 kW e un impianto di collettori solari a circolazione naturale. La tecnologia del termocamino ad acqua permette di ottenere in ogni momento della giornata una temperatura costante dell'acqua con il vantaggio di una sensibile diminuzione dei consumi di combustibile. L’impianto dei collettori si compone di n.4 pannelli solari termici che sono posti su parte del lucernario di copertura del corridoio, in modo da integrarsi anche dal punto di vista architettonico. I collettori riscaldano l’acqua che viene stoccata in un bollitore solare installato nel vano tecnico. Il bollitore è anche alimentato dallo scambiatore di calore del termocamino, così da garantire la produzione di acqua calda costante anche in presenza di richieste di picco e/o di scarsa produttività del sistema di pannelli.
Il fabbisogno di energia elettrica è in parte sostenuto grazie alla presenza in copertura di un impianto fotovoltaico con pannelli policristallini della potenza di 10 kWp. Per quanto riguarda i materiali che definiscono l’involucro edilizio, oltre alla pietra calcarea e al tufo di Gravina sono previsti materassini di fibra di KENAF (canapa), utilizzati per la coibentazione delle murature perimetrali e pannelli in fibra di Cellulosa riciclata, utilizzati per la coibentazione dei solai e pavimentazioni interne. Riguardo il sistema costruttivo, il nuovo fabbricato sarà realizzato con sistema strutturale costituito da muratura portante in tufo. Lo spessore delle murature sarà adeguato alle indicazioni delle NTC2008 e alle prestazioni valutate con l’analisi strutturale.

Al fine di rispettare particolari esigenze architettoniche (fruizione della vista verso la “chiesa” e della luce da Sud), e la volontà di correlare la tipologia costruttiva del nuovo manufatto con quello esistente, circostanze queste che impongono la necessità di adottare schemi strutturali diversi dai dettami normativi in materia di disposizione degli elementi strutturali, regolarità costruttiva e di progettazione di dettaglio per i sistemi costruttivi in muratura ordinaria in zona sismica, si provvederà ad affiancare, in zone limitate, alle pareti in muratura alcuni elementi strutturali in cemento armato, tali da rendere l’insieme idoneo a sopportare, nelle modalità stabilite per legge, l’azione dinamica del sisma. Pertanto, il sistema strutturale sarà tale da affidare ai maschi murari, in maniera quasi esclusiva, i carichi statici verticali, ed al sistema complesso, maschi murari/sistema intelaiato, le azioni dinamiche orizzontali.